San Bartolomeo di Barzago
Cenni storici (pag.2)
La chiesa parrocchiale di San Bartolomeo è meglio definita nella planimetria prodotta nel 1649, quando l’unica navata misura in lunghezza 17,25 metri e in larghezza 8,83 metri e ad essa è da aggiungere l’area presbiterale. Sul lato settentrionale è situato il battistero, a metà navata l’organo addossato alla parete, quindi è rappresentato il campanile, segue una cappella, alla quale se ne contrappone una seconda sul versante meridionale, dove si trova la terza che la precede.
Questa struttura è rilevata il 3 giugno 1757 dall’arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli quando, oltre all’altare maggiore, sono registrate tre cappelle: una sotto la protezione della B.V. Maria del Rosario, una intitolata a Sant’Antonio di Padova e una sottoposta al patrocinio di San Domenico, dove celebrano i Padri Predicatori. Parte delle fondamenta di questo edificio sono tutt’ora presenti sotto il pavimento della chiesa attuale.
Nella seconda metà del Settecento la comunità di Barzago intraprende la costruzione di un nuovo luogo di culto che si sovrappone al precedente.
Dal febbraio 1768 inizia l’approvvigionamento dei materiali quindi, ottenute le autorizzazioni dalle autorità civili, il 4 agosto 1778 è posata la Prima pietra, che ancora oggi possiamo rilevare incastonata nella facciata, al centro dell’arco superiore del riquadro all’interno del quale è rappresentato San Bartolomeo.
L’autorizzazione a benedire la nuova chiesa, rilasciata dalla Curia, giunge al parroco di Barzago il 2 agosto 1782. La prima fase dei lavori termina con un avvicendamento alla guida della comunità: a prete Giovanni Antonio Belloni (1741-1782) subentra il sacerdote Giacomo Antonio Redaelli (1782-1813).
La paternità dell’opera è da attribuire a Carlo Giovanni Sangalli, che sottoscrive la distinta delle pietre utilizzare per la realizzazione della facciata, ma mai si qualifica né come ingegnere, né come architetto. È lo stesso che dal 1754 opera alla costruzione della chiesa parrocchiale dei Santi Giacomo e Brigida di Cassago.
Il completamento dell’edificio nelle parti mancanti riprende il giorno 3 giugno 1783 con la posa della Prima pietra del campanile, inserita nella base dello stesso, alla destra della porta esterna di accesso alla torre campanaria con inciso: «PRIo IL GIOo 3 / GIUGNO 1783». Ma per la fabbrica del coro, ossia presbiterio, abside, cupola, altare e qualche altro locale, occorre attendere il 1791 per l’inizio dei lavori, mentre il cantiere è definitivamente chiuso nel 1793 con la realizzazione delle decorazioni.
Tempi di attesa assai lunghi, necessari però per estinguere l’ingente debito accumulato: la spesa iniziale prevista di 23 mila lire ha raggiunto, a consuntivo, l’importo complessivo di 45 mila lire!
Questo edificio, sottoposto alle inevitabili opere di conservazione nel corso del tempo e di adeguamento alle disposizioni di carattere liturgico, è quello che noi oggi ancora ammiriamo.
La chiesa è stata consacrata sabato 20 novembre 1921 – vedi lapide affissa sul frontespizio alla destra dell’ingresso principale – dall’allora arcivescovo di Milano Card. Achille Ratti, eletto Papa qualche mese più tardi il 6 febbraio 1922 assumendo il nome di Pio XI. Ha subito importanti opere di restauro nel 1962 all’interno. Rifacimento della copertura nel 1990. Pavimentazione del piazzale della chiesa nel 2002. Radicale la ristrutturazione effettuata tra il 2010 e il 2014, con l’inaugurazione avvenuta domenica 16 novembre, per la posa dell’innovativo impianto di riscaldamento a piano pavimento, rete di illuminazione, restauro di tutti gli affreschi e decorazioni interne, così come oggi possiamo ammirare la chiesa parrocchiale di San Bartolomeo di Barzago.
Il campanile è alto circa 50 metri e la cella campanaria accoglie oggi il concerto di otto campane. Sottoposto a revisione nel 2006 il più antico con cinque bronzi, in quella circostanza è stato accresciuto di tre piccole unità, concerto completo benedetto domenica 16 dicembre da Mons. Ernesto Combi, prima di ritornare nella propria sede.
Bibliografia essenziale: I. ALLEGRI, San Bartolomeo di Barzago – Dalle origini all’Ottocento, Barzago 1999, p. 271. AA.VV. Barzago d’una volta, Barzago 1989, p. 308. W. MAURI, Dal silenzio al suono ritrovato, Barzago 2006, p. 63.