COMUNITÁ PASTORALE MARIA REGINA DEGLI APOSTOLI

Comunità Pastorale

Maria Regina

degli Apostoli

Barzago

Bevera

Bulciago

Don Davide Canali

parroco di Bulciago
dal 1924 al 1958

Don Davide Canali nacque il 10 settembre 1881 a Costamasnaga. Fu ordinato sacerdote il 17 giugno 1905 e si dedicò al servizio della comunità di Bulciago, dopo essere stato , prima coadiutore del parroco Farina e poi, alla morte di quest’ultimo nel dicembre 1924, come parroco. Si distinse per la sua dedizione e per le opere di rinnovamento che intraprese. Morì il 14 maggio 1959, lasciando un’eredità significativa e un impatto duraturo nella comunità che guidò con passione e impegno.

Riorganizzazione della Parrocchia (1925-1926)

Nominato parroco, Don Davide si dedicò subito alla riorganizzazione della parrocchia. Intraprese il compito di ristrutturare le confraternite maschili e femminili, promuovendo una maggiore partecipazione della comunità.

La ristrutturazione della chiesa cominciò migliorando gli arredi sacri, puntando ad elevare la dignità e la bellezza del luogo di culto, e per rendere gli spazi più accoglienti ai fedeli fece costruire 20 nuove panche.

Nel gennaio 1926, venne avviata la rimozione e la rifusione delle campane, un’azione che contribuì a dare nuova vita e risonanza al suono della chiesa.

Nel febbraio 1926, gli venne assegnato come coadiutore Don Mario Dusi, per aiutarlo nelle crescenti esigenze della comunità.

Opere di Restauro e Costruzione (1927-1939)

Il lungo ministero di Don Davide fu segnato anche da sfide naturali. Nel 1927, un violento temporale danneggiò i tetti della chiesa, evidenziando la necessità di riparazioni generali e l’importanza della manutenzione degli edifici sacri.

Nonostante le difficoltà, il sacerdote continuò a perseguire il suo obiettivo di rinnovamento. Nel 1930, riuscì a inaugurare l’asilo parrocchiale, gestito dalle Suore dell’Istituto del Prezioso Sangue, che di fatto servì come un supporto educativo e sociale per i bambini della comunità.

Tra il 1931 e il 1939, Don Davide intraprese lavori di ristrutturazione e abbellimento della chiesa, tra cui la costruzione di un nuovo Tabernacolo e la pavimentazione delle sacrestie. Queste opere non solo migliorarono il luogo di culto, ma anche il sentimento di appartenenza della comunità.

Anni di Guerra e Preoccupazioni (1940-1943)

L’entrata in guerra dell’Italia nel 1940 preoccupò profondamente Don Davide. Per il parroco, il conflitto non si tradusse solo in un evento storico, ma in un peso emotivo che ricadeva sulla sua comunità.

Nel 1941, si mostrò grato per non aver avuto vittime tra i parrocchiani, sottolineando la sua preoccupazione per la sicurezza e il benessere dei suoi fedeli. Durante gli anni di guerra, Don Davide annotò le difficoltà e le sofferenze affrontate dalla comunità, documentando i conflitti e le perdite di giovani che venivano chiamati a servizio militare. Questa stagione fu caratterizzata da incertezze e tensioni che misero a dura prova la resilienza della parrocchia.

Ritorno alla Pace e Rinnovamento della Parrocchia (1944-1948)

Con la fine del conflitto, nel 1944 il movimento partigiano iniziò a diffondersi, portando nuove dinamiche sociali nella comunità. Don Davide comprese l’importanza di sostenere i giovani attraverso l’Oratorio Maschile, il quale assunse un ruolo cruciale nella rinascita della comunità.

Nel 1946, il parroco ricevette un nuovo coadiutore, Don Rosalindo Fassi, il che segnò l’inizio di una rinnovata attività parrocchiale. Le attività, rimaste in sospeso a causa della guerra, ripresero gradualmente, dando nuovo slancio alla vita comunitaria. Anche la costruzione dell’Oratorio Maschile, che ebbe inizio nel 1947 grazie a un lascito, sottolinea l’impegno di Don Davide nel promuovere iniziative educative e sociali a favore dei giovani, rinnovando lo spirito di collaborazione e sostegno nella comunità.

Costruzione e Completamento dell’Oratorio (1949-1954)

Tra il 1949 e il 1954, i lavori per l’Oratorio Maschile proseguirono con entusiasmo. Don Davide si concentrò nella creazione di aule e spazi adeguati per le attività parrocchiali, offrendo così un luogo di ritrovo e crescita per i giovani della sua comunità.

L’inaugurazione del nuovo salone e della cappella segnò un momento di celebrazione e di crescente coinvolgimento della comunità. Queste strutture divennero centri vitali per l’attività sociale e spirituale, accogliendo numerosi eventi e attività destinate a favorire la coesione e il benessere collettivo.

Ultimi Anni e Morte di Don Davide (1955-1959)

Nel 1955, la comunità di Bulciago si riunì per celebrare il 50° anniversario di sacerdozio di Don Davide, un evento che richiamò una grande partecipazione popolare e testimoniò il profondo rispetto e affetto che gli abitanti nutrivano nei suoi confronti. Tuttavia, con il passare degli anni, la salute di Don Davide cominciò a deteriorarsi, ma egli continuò a servire la parrocchia fino alla sua morte il 14 maggio 1959. I suoi funerali furono solenni e partecipati, riflettendo il riconoscimento della sua instancabile dedizione e del suo operato nella comunità. La perdita di Don Davide rappresentò un momento di grande tristezza, ma al contempo una celebrazione della vita e dell’eredità che lasciò.

Il Lascito di Don Davide Canali

Alla sua morte, Don Davide Canali lasciò la comunità di Bulciago non solo con strutture migliorate e rinnovate, ma anche con un senso di comunità rafforzata e viva. Il suo operato contribuì a costruire una parrocchia dinamica, capace di rispondere alle necessità spirituali e sociali dei propri membri. La creazione dell’Oratorio Maschile e la riqualificazione degli spazi parrocchiali furono testimoni del suo impegno nella crescita e nell’educazione dei giovani. La sua eredità si riflette ancora oggi nella vita della comunità, evidenziando come il servizio, la dedizione e l’amore per il prossimo possano lasciare un segno indelebile nel cuore delle persone.

In conclusione, la vita di Don Davide Canali rappresenta un esempio luminoso di dedizione al servizio religioso e sociale, facendo ricorso a opere tangibili che hanno migliorato significativamente la vita della comunità di Bulciago.