Curato Giuseppe Riva (1564 – 1571)
Giuseppe Riva nacque a Sirone e venne ordinato il 4 giugno 1558 da monsignor Melchiorre Crivelli.
Il 20 dicembre 1564 è nominato curato della chiesa di S. Bartolomeo in Barzago da monsignor Niccolò Ormaneto.
Il 7 luglio 1569 con decreto del reverendo Battista Castelli, ottiene la rettoria della chiesa di S. Martino in Casternago. Questo gli assicurò un aumento delle entrate, permettendogli di migliorare il suo tenore di vita ed a mettere in atto quanto richiesto dalla gerarchia ecclesiale.
Il 19 agosto 1571 ricevette la visita personale dell’arcivescovo S. Carlo Borromeo. L’arcivescovo lo trovò residente in paese. Rimase favorevolmente impressionato dalla sua figura, come descritto nelle note del giorno successivo. Inoltre nel resoconto della visita pastorale è riportato che i fedeli spesero parole di lode ed ammirazione sulla condotta del loro curato.
Nei decreti per il clero 1571, venne invitato allo studio di testi del Navarro. Evidentemente si pensava di affidargli qualche incarico di responsabilità nella curia milanese. Cosa che non avvenne, in quanto il 22 dicembre 1571 venne trasferito nella cura di S. Vito a Barzanò, per poi prendere possesso della parrocchia di S. Giorgio a Casatenovo, dove ricoprì il ruolo di vicario foraneo della pieve di Missaglia, Oggiono, parte della pieve di Agliate e parte della pieve di Incino.
Muore il 13 dicembre 1574.
Curato Giacomo Mauri (1571 – 1575)
Giacomo Mauri nacque ad Oggiono da Mauri Giovanni e Della Valle Francesca in una data non precisata.
Fu ordinato sacerdote l’8 giugno del 1555. Il cardinale San Carlo Borromeo gli conferì il beneficio della chiesa di S. Bartolomeo in Barzago Il 15 dicembre del 1571.
Si adopera nella catechesi dei fanciulli insegnando la dottrina cristiana la domenica, ed istruisce i parrocchiani con omelie e informandoli di quanto sancito dal concilio di Trento (1545 – 1563), leggendo all’assemblea i decreti tridentini, come riportato in un atto del 5 aprile 1573.
Sottoscrisse il primo battesimo il 24 dicembre 1571 e l’ultimo il 17 gennaio 1575. Con lui iniziò, in parrocchia, la compilazione dei registri sacramentali del battesimo e dei matrimoni, contemporaneamente alla conservazione dei documenti, attivando quindi l’archivio parrocchiale.
Muore il 19 marzo 1575.
Il curato Giacomo Mauri venne sepolto nell’antica Chiesa parrocchiale.
Curato Giovanni Battista Ravasio (1575 – 1607)
Giovanni Battista Ravasio nacque nel 1551 a Montevecchia da Ambrogio e Margherita, divenne presbitero il 15 gennaio 1576 per le mani del cardinale Carlo Borromeo, che gli conferisce il beneficio di S. Bartolomeo il 15 dicembre 1575, ancor prima della sua ordinazione.
La personalità e la condotta di questo sacerdote, nei primi anni del suo ministero, non è così limpida ed integra come il suo predecessore , ma adombrata dal vizio del gioco.
Questo risulta da atti datati nell’anno 1583, redatti dal visitatore Giovanni Maria Massio, in cui vengono riportate le denunce di fedeli, in particolare di Brongio, la confessione ed il pentimento del curato e l’impegno a cambiare vita per il futuro.
Il visitatore credendo al suo pentimento ed al suo impegno, lo condannò a versare sei monete d’oro al vicario foraneo e a recitare ogni giorno per tre mesi consecutivi i salmi penitenziali.
Il rimprovero dei superiori giovò al sacerdote, infatti non esistono documenti che riportino notizie che il curato abbia continuato con le abitudini precedenti. Inoltre negli ultimi anni del 1590 e nei primi del 1600, fu riedificata la chiesa di Barzago, consacrata il 12 ottobre 1603, da monsignor Francesco Cittadini vescovo di Bobbio (PC).
Certamente i fondi per la costruzione dell’opera furono recuperati tra le offerte versate dai fedeli e dalle confraternite del SS. Sacramento e del S. Rosario. È lecito credere che, non essendoci state più lamentele per il comportamento del curato, a lui venne affidato il ruolo di coordinare tutte le iniziative.
Il giorno 11 dicembre 1608 venne istituita la cura di Brongio dedicata S. Bernardo, in questo modo i fedeli di Brongio vennero staccati dalla parrocchia di Barzago.
Particolare, degno di interesse, è che quando inizia la costruzione dell’oratorio di Bevera (intorno al 1603) Don Giovanni è ancora il curato di Barzago.
Il reverendo Ravasio sottoscrive l’ultimo battesimo il 4 luglio 1607.
Curato Marco Biffi (1608 – 1631)
Nativo di Tegnone, amministrò il primo battesimo il 14 dicembre del 1608 e l’ultimo il 6 agosto del 1631. Morì a Barzago ed è sepolto nella chiesa parrocchiale. Il suo nome però non compare nel registro dei defunti, iniziato con annotazioni parziali il 16 febbraio 1631.
Avrebbe dovuto accogliere il cardinale Federico Borromeo nella sua seconda visita pastorale del 1611, ma dagli atti si evince che il cardinale venne ricevuto dal reverendo Francesco Canali.
La scomparsa del curato Biffi avvenne dopo il 6 agosto del 1631.