COMUNITÁ PASTORALE MARIA REGINA DEGLI APOSTOLI

Comunità Pastorale

Maria Regina

degli Apostoli

Barzago

Bevera

Bulciago

Rettori, curati e parroci di Bulciago
dal 1177 al 1533

Prete Viviano (… 1177 …)

Risale all’11 aprile 1177 un atto di compravendita con il quale i coniugi Anrico e Insulana di Bulciago cedono a Viviano, prete della chiesa di S. Giovanni di Bulciago, un campo ad utilità di essa chiesa sito nella località chiamata Raveriula.

Il primo prete della chiesa di S. Giovanni di Bulciago è quel Viviano che, come visto, acquista un terreno il giorno 11 aprile 1177. Non ci è noto se egli risiedesse in questa località oppure no. Dei suoi successori più prossimi non abbiamo tracce.

Prete Celso cappellano di Bulciago (…1256 …)

Dal registro dei tributi che i coltivatori devono a titolo di prebenda ai canonici di Monza, nell’anno 1256 incontriamo una nuova situazione, perché mentre al cappellano di Cremella non è applicata alcuna tassazione, quello di Bulciago, di nome Celsus è concessionario di 2 pertiche di prato. A questo sacerdote qualificato come cappellano spetta l’ufficiatura di una cappella od oratorio senza il vincolo di esercitare la cura d’anime.

Prete Faustino Cristoforo (… 1300 …)

Rettore della chiesa di S. Giovanni Evangelista e dell’oratorio dei SS Cosma e Damiano.

Prete Tabiago da Tabiago (20 aprile 1307 – 24 giugno 1345)

Il secolo successivo ci consegna il nome di un terzo prete, il primo qualificato come titolare del beneficio. Si tratta del sacerdote Tabiago di Tabiago, cappellano beneficiale della chiesa di S. Giovanni Evangelista di Bulciago.
Costui sottoscrive una ricevuta in data 20 aprile 1307 in cui dichiara di avere percepito da Lazzaro detto Bestolo de Lamornata, figlio del fu Algisio, chiamato Tabugius del Luogo di Tabiago, la decima per i beni che detiene nelle località ponte del territorio di Nibionno.
Lo stesso prete rilascia un secondo riscontro in data 24 giugno 1345 a Domenico Somarino, figlio di Guizardo, per la riscossione della decima sui fondi che il massaro lavora nella fattoria di Campolasco dove risiede. 

Prete Giovanni da Tabiago (…1397….)

Verso fine secolo troviamo un altro reverendo della stessa località, prossima a Bulciago, investito del beneficio. E’ il sacerdote Giovanni di Tabiago, nel 1397 beneficiale della chiesa di S. Giovanni di Bulciago e rettore della chiesa di S. Maria di Cassago.
Costui dunque è beneficiario del Beneficio ecclesiastico di S. Giovanni di Bulciago, per cui gode di tutti i diritti ma è anche sottoposto ai doveri spirituali e temporali annessi, perciò a lui attiene l’esercizio della giurisdizione ecclesiastica. Egli però la cura d’anime non la esercita qui ma presso S. Maria di Cassago di cui è rettore.
Quindi come titolare dell’ufficio sacro della parrocchia di Bulciago avrebbe dovuto provvedere direttamente, o attraverso un altro sacerdote, all’assistenza spirituale in seno alla cura di S. Giovanni Evangelista

Rettore Beltramino Isacchi (1483 …)

Nella seconda metà del secolo XV la cura di Bulciago viene configurandosi come giurisdizione parrocchiale, conquistando la piena autonomia rispetto all’antico centro pievano di Missaglia con la probabile residenza in loco di Beltramino Isacchi, Rettore titolare della chiesa di S. Giovanni Evangelista nel 1479.

Prete Galeazzo [Medici di Seregno] (…1506 …)

Verso la fine del secolo XV ottiene l’investitura del Beneficio di S. Giovanni Evangelista di Bulciago il Rev. prete Galeazzo Medici di Seregno, che condivide la decima con un altro sacerdote della canonica di S. Vittore di Missaglia: Giovanni Antonio di Beolco.
Il potente prete Giovanni Antonio di Beolco, contesta il criterio di divisione della decima. Perciò le parti in causa riprendono l’annosa questione e stipulano un nuovo accordo, mediante un atto rogato dal notaio della Curia di Milano Battista Daverio in data 22 maggio 1506, dove il canonico ottiene per sé cinque delle nove parti in cui veniva divisa la decima di Bulciago, Bulciaghetto, Berio e Campolasco, mentre le rimanenti quattro parti erano di pertinenza del rettore della chiesa di S. Giovanni Evangelista di Bulciago, prete Galeazzo Medici di Seregno e quanto pattuito doveva essere rispettato anche in futuro dai rispettivi successori in titolo e diritto.
Dal testamento di Galeazzo Medici si evince che alla data del documento, 10 gennaio 1516, prete Galeazzo Medici era rettore della chiesa di S. Giovanni alle quattro fontane di Milano, mentre il nipote Bartolomeo Manzoni, era rettore pro tempore della chiesa di Bulciago.

Prete Bartolomeo Manzoni (1519 –1541).

Dal documento del 23 maggio 1519, si evince che prete Bartolomeo Manzoni è investito del beneficio di San Giovanni Evangelista e Santi Cosma e Damiano.

 

Prete Lazzaro di Seregno (…1533 …)