Nacque a Inzago nel 1851, fu ordinazione sacerdote nel 1875 per le mani del cardinale Luigi Nazari di Calabiana. Iniziò il suo ministero a Balsamo,  ma dopo un anno ottenne la coadiutoria di Canonica d’Adda.
Con decreto arcivescovile venne nominato parroco della chiesa di  S. Bartolomeo in Barzago il 7 marzo 1888, successivamente ufficializzato con decreto reale del 21 marzo 1888. Prese possesso della parrocchia il 15 aprile successivo.

Da sottolineare la sintonia spirituale di don Mansueto con l’arcivescovo di Ravenna monsignor Pasquale Morganti, figura di primo piano della gerarchia ecclesiastica a cavallo del novecento. Il monsignore dal 1890 al `1902 fu direttore spirituale del seminario maggiore ambrosiano. In questo periodo di direzione spirituale accostò circa un migliaio di sacerdoti, tra cui  don Mansueto.

Tra le opere realizzate possiamo ricordare il restauro della casa parrocchiale nel 1889; quella del sacerdote assistente presso il santuario di Bevera; la riedificazione dell’oratorio dei confratelli e della dottrina cristiana.

Fu parroco assai stimato dai parrocchiani che a marzo del 1913, in occasione del suo giubileo parrocchiale, gli tributarono solenni festeggiamenti nel corso delle celebrazioni in onore del patrono S. Bartolomeo. 

L’ultima parte del suo ministero a Barzago si svolse durante la grande guerra e per ogni barzaghese che non tornò a casa, oltre ad annotare nel registro dei defunti il loro decesso, il curato, con parole misurate, sottolineava il loro sacrificio per la patria. Da queste scarne annotazioni traspare il suo dolore per la loro morte e la speranza che dopo l’ultima registrazione non ne seguissero altre.

Durante il suo ministero sacerdotale il card. Andrea Carlo Ferrari giunge in visita pastorale per due volte: 9-10 maggio 1895, 20 agosto 1905.