COMUNITÁ PASTORALE MARIA REGINA DEGLI APOSTOLI

Comunità Pastorale

Maria Regina

degli Apostoli

Barzago

Bevera

Bulciago

La parola del parroco

We will never walk alone

“Noi non cammineremo mai da soli”

Dire che il tempo vola mi sembrerebbe fuori luogo e forse un po’ una frase fatta se non fossi reduce dal giro in aereo che mi avete regalato in occasione dei venti anni di sacerdozio.
Credevo passasse abbastanza inosservato questo Ventesimo, invece, attraverso una sorpresa dopo l’altra, siete riusciti a trasformarlo per me in un’occasione di gioia, emozione pura, gratitudine ma soprattutto di riflessione. Colgo l’occasione anche per ringraziare, mettendolo nero su bianco, dei tanti doni ricevuti.
Oltre al giro in aereo, mi avete regalato una preziosa icona di San Giovanni Battista, mio patrono, e anche una busta con le offerte raccolte.
Siete stati molto generosi. Sono grato al consiglio pastorale, a don Simone, suor Giovanna, ai numerosi volontari che si sono prodigati per la festa, per chi ha dedicato tempo, cuore ed energia affinché tutto fosse organizzato bene, grato anche per i numerosi auguri che di persona o anche attraverso biglietti, messaggi e pensieri, mi sono giunti da tantissimi di voi.
Grato soprattutto per chi ha dedicato e continua a dedicare una preghiera per me e il mio ministero.
So per certo che tanti ammalati nelle loro case, quotidianamente pregano per il loro parroco e i loro sacerdoti: una cosa che mi rincuora e mi consola.
Il titolo in inglese di questo editoriale è stato ispirato 
da questo ricordo che ora vi racconto. È la scritta incisa all’interno delle fedi di due amici dei quali ho benedetto le nozze il 20 ottobre 2009. Mi aveva colpito questa loro scelta. Letteralmente significa:  “Noi non cammineremo mai da soli”.

È senz’altro più famosa questa frase perché è parte del ritornello dell’inno della squadra del Liverpool.
In realtà questa espressione ha radici ancora più nobili, ed è la parafrasi di un versetto del salmo 22 “se dovessi camminare per una valle oscura non temerei alcun male perché tu sei con me”.

Se il tempo vola, e ne abbiamo spesso la percezione, ci sono cose che invece, lo dico con le parole di una canzone di Rovazzi, ci fanno “volare”!
Fare esperienza di non essere solo poiché il Signore è sempre al mio fianco attraverso la storia quotidiana della mia vita, è qualcosa che non solo mi rende saldo in quello che vivo ma mi permette di “volare” innalzando il mio spirito alla gloria e al ringraziamento a Dio.
Mi fa volare infatti il pensare che il Signore è con me, sempre fedele, che mai ritrae il suo bene e la sua premura nei miei confronti.
Mi fa volare aver visto dall’alto il territorio che abitiamo. Siamo in un giardino, un paradiso terrestre.
A volte lo diamo per scontato, dal basso sembra tutto più “normale”. Se invece ci si innalza ecco che tutto si fa più bello. 
Mentre volavo mi chiedevo appunto quale fosse la prospettiva di Dio nel guardare la terra…chissà se la osserva dal sotto, dal dentro… ma di certo anche lui, vedendola non può che dire, come agli inizi, che “è cosa buona, bella!”.
Mi fa volare sapere che in tanti camminano con me.
“Quando due o tre sono riuniti nel mio nome io sonoin mezzo a loro” Gesù ce lo promette. Concretamente poi ci accorgiamo che, quando due o tre sono riuniti nel suo nome, ci sono sempre anche incomprensioni, malintesi, gelosie e antipatie o più genericamente si manifestano anche alcune fatiche.

Questo però non ci deve spaventare perché la sua promessa è più grande.
Chi dice che “chi fa da sé fa per tre” o “meglio soli che male accompagnati” forse non ci vuole far volare, ci vuole invece frenare a terra e tarpare le ali.
Mi fa volare pensare ai tanti bambini che stanno partecipando alle varie iniziative, dall’oratorio estivo ai campeggi.
Mentre volavo, aver letto il loro messaggio dal cielo – a Bulciago sul campo da calcio i ragazzi hanno composto la parola “Buon”; a Barzago ho trovato i ragazzi e i bambini dell’asilo che con i cartelloni hanno scritto “20° anniversario” e a Bevera “Don” – “Buon 20° anniversario Don”: mi ha profondamente commosso.
Mi fa volare vedere i nostri adolescenti impegnati e spero che il loro impegno nel servizio verso i più piccoli faccia “volare” un po’ anche loro e soprattutto li aiuti nella loro crescita e formazione umana e spirituale.

Mi fa volare pensare ai nostri bambini delle scuole materne, sono sempre entusiasti, contenti e capaci di stupirsi.
Mi fa volare pensare a tantissime realtà, volti, situazioni, cose, storie, incontri, racconti che si intrecciano alla mia esistenza attraverso le vostre vite.
Giunti alla fine di quest’anno pastorale, alla viglia delle vacanze potremmo anche chiederci: chi o cosa in questi mesi di proposte, di sequela, di preghiera, di attività comunitarie, di riflessioni, di occasioni ci ha fatto volare?
Il tempo speso bene ci fa volare, il bene fatto ci fa volare, l’amore vero ci fa volare, la fatica offerta a Dio ci fa volare, insomma, alla fine, parafrasando ancora un salmo, il salmo 90, sapendo con certezza che non cammineremo mai da soli, siamo addirittura sicuri che neppure voleremo mai da soli, perché il legame con Dio ci farà volare con lui, “su ali d’aquila”!

Don Giovanni